Carlo Mollino. Allusioni iperformali.
Triennale Milano, 2021
Progetto di allestimento di Bunker arc
A cura di: Marco Sammicheli
Installazione site specific: Corrado Levi
Installazione sonora: Painé Cuadrelli
Allestimento: Allestimenti Arianese
Video: Federica Ravera
Foto: Gianluca Di Ioia
Per mostrare l’importanza di questa ricerca rifuggendo ogni possibile retorica, è importante cercare di recidere ogni relazione ambientale con lo spazio sabotato dell’impluvium muziano.
Non stanza, ma spazio astratto e sospeso, capace di accogliere una teoria di oggetti e disegni in una condizione di silenzio e distacco: la volontà di reagire alla simmetria ostinata che lo caratterizza e la ricerca di un moto antiorario. Da qui l’idea di “scalibrarne” l’ingresso proprio per suggerire e innescare, un movimento originariamente assente.
Si tratta di un silenzio di natura archeologica in cui possa essere reso eloquente solo il singolo pezzo, anche attraverso momenti di visione selettiva dati da due feritoie rovesce che trafiggono la principale delle tre quinte.
Questa ricerca, per l’appunto archeologica, quasi un’azione estrattiva, viene volutamente rivelata secondo sequenze aperte e successive.
Il percorso dello spettatore si compie attraverso una serie di momenti fluidi seppur dichiaratamente distinti.
La pausa dal baglio dello scalone d’onore per entrare in un ambiente ombratile; la possibilità di osservare un fotogramma selettivo dell’intero allestimento; il raggiungimento del “tesoro” immerso in una specie di diorama anatomopatologico a grandezza naturale attraverso una rotazione nello spazio a partire dalla visione diagonale della quadreria dei disegni e poi, avviandosi verso l’uscita, ulteriori pause: il piccolo quanto emblematico libro di Ermanno Scopinich con l’installazione sonora di Panié Cuadrelli, l’intervento site specific di Corrado Levi e il ritorno al contemporaneo con la poltrona Ardea di Zanotta e ancora oggi prodotta che, sulle sue gambe zoomorfe, ci ricorda l’attualità di una ricerca inquieta e incredibilmente potente.